mercoledì 30 novembre 2011

SMEMORE CALPESTA

Perdiamo
le uniche sembianze
striate nel tempo
fermo di limpidi saperi
galoppante di parvenze
Di raganelle gracchianti
nei laghi comuni
dove acque melmose
scivolano le membra
ed essenze intorno
di petali appariscenti
distolgono
da abluzioni sincere
Troviamo appoggio
sulle sponde sgranate
di grossolane pietre
non ne vorremmo il peso
Il cielo definisce
linee
di un confine palpitante
rubicondo di nubi
sfiora le teste perfette
acconciate da rivoli
di peli annodati
Non scorrono idee
come fiumi di salvezza
Ovatta di finzione
comprime le tempie
doloranti
di senso
di vuoti
perpetui
e abitua il gesto.
Non accade per caso
Ogni lacrima
non piange distrazione.

Luciana BIANCO

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