sabato 21 giugno 2014

E PASSA

Lupo di mare
che si ammanta
tra il crespo del cielo livido
e l'acqua marina
a gonfiare i polmoni
tra fumo e tenerezze.
Si accaparra
tutto il fresco
dell'aria rigida
mentre dalla terra
soffia un calore rapace
che incendia
le vele di ogni barca
dall'attracco incerto.
Non c'è suono
che provenga dalle sue labbra
di burro attinto.
Se non avessi occhi accorti
non saprei
di quel canto
che proviene dallo scoglio muschiato
Non saprei dello sguardo
lontano nel tempo
salmastro
Delle mani
che accarezzano
l'amico gabbiano,
mentre scompare
nelle curve
 dell'oblio
e passa un sorriso infinito
dallo sgomento al volo

L BIANCO

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