Ti ho guardato da regina
per ripagate ore.
Tra le note rosa della giovane alba
e le mute fiamme del deserto
ho sfiorato
commossa
la tua tenerezza.
Il tuo interesse puro
per un piccolissimo gesto
e uno sguardo
dipinto,
pulito, ti appartenevano
e che dal petto
sentivi di perdere, prima o poi
come aritmie
di un cuore pazzo.
Quel sogno tuo
si ferma
tra il mondo bieco
che urla e il mare taciturno,
profondo e aggrappato
ai nostri occhi increduli.
Lo avresti rincorso
per tutta la vita,
in ogni donna incontrata.
Nel vento libero
nella grandine stanca,
nelle rocce scoscese e prepotenti,
tra le rose e gli umidi muschi.
La tua voce calma
cucita alle tue labbra, per lei
avrebbe avvolto l’aria
di ogni respiro.
Quando
frughi
nelle tue tasche disinvolte
per giocare
con l’istinto e perderti, poi
tra la paura cieca
e il sonoro sorriso.. lei,
la dimentichi
nell’attimo
dello stupore noto.
Solo per degli
attimi, amore
che rubano altro di te, dimentichi
il tuo sogno danzante.
LBIANCO
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