sabato 30 marzo 2013

DELL' OCEANO

La voce
cadeva lenta
come neve tenera.
Tutto spargeva
di bianco
e di quella farina
si preparava
il pane del ricordo.
Niente
si mangiava
se non per fame.
Quando le bocche
si riempivano
dell'acqua di mare
le case esplodevano
con cuori
 colmi di dolore.
Quasi  tutto pareva vano
percettibile
solo allo sguardo
delle aquile azzurre
sorelle della luna.
Pareva
facesse ombra
agli uomini di piombo.
La luce del giorno
rifletteva sulle ali
di donne libellula.
Nessuno emetteva suono.
Solo il canto
di un delfino d'argento
 arrivò
a toccare l'anima
dell'oceano.
Tutto
tacque
per giorni....

Luciana BIANCO

Nessun commento:

Posta un commento