Nevischio d'estate
sciolto
nelle pozze
dell'acqua di rane
istrioniche
Panchine isolate
accolgono
nuvole basse
a giacere comode
e spose
del monte bruno di boschi
e di muschio coperto
Sementi sparse
tra zolle indurite
e pietre a galleggiare
nella campagna verde e gialla
bagnata
dall'acre saliva di lumaca
Mi manchi
e ti cerco
anche
tra i rami incrociati
degli alberi di selva
che fanno ombra al cuore
Il tuo nome
scritto
tra le foglie perenni
bisbiglia nel vento
e gocciola di pioggia
sotto leggere nubi
a svanire
dietro l'edera
degli occhi tuoi
di rupe
luc*Bianco
domenica 6 settembre 2015
giovedì 3 settembre 2015
FUOCO BIANCO
S'increspa
il fuoco bianco
con le sue fiamme acerbe
Sfiora i tetti
delle case illuminate a giorno
Mi disegna
sulla bocca
quel bacio
atteso invano
Mentre il tempo
delirando
minaccia
gioia e fatica
e non sopporta
l'arresa vanità
Si perde
il gambo
delle parole dette. Ora
odorano d'infinito
le sento vibrare
tra le ginestre
al vento
Il rammarico di quello che non dici
Il pensiero
avanza
di tenero ricordo
di profumato senso
luc*Bianco
il fuoco bianco
con le sue fiamme acerbe
Sfiora i tetti
delle case illuminate a giorno
Mi disegna
sulla bocca
quel bacio
atteso invano
Mentre il tempo
delirando
minaccia
gioia e fatica
e non sopporta
l'arresa vanità
Si perde
il gambo
delle parole dette. Ora
odorano d'infinito
le sento vibrare
tra le ginestre
al vento
Il rammarico di quello che non dici
Il pensiero
avanza
di tenero ricordo
di profumato senso
luc*Bianco
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