il vento
dopo le tempeste
dei tuoi carnosi baci.
Non si è acceso
il fuoco della rabbia
tra i denti serrati
e quella lingua veloce
come un baleno
di fulmine.
Non si è più visto nessuno
non si è udito
alcun suono
che provenisse
dalle case in festa
dalle piazze piene di gente.
Non c'è più stato
il sole del tramonto
che desse annuncio
dello spettacolo
tra luminose lucciole e stelle cadenti.
A dire
il vero
danzo leggera
e mi addormento calma
prima di ogni sera.
Mi accorgo
dei profumi
che arrivano dal mare
si ormeggiano
alla pelle
Sento ad occhi
chiusi
mi alzo
dal riposo
poi spennello la tela
dei pensieri
ancora per un poco.
luc*Bianco
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