venerdì 20 settembre 2013

DI ROSE E DI SPINE

Rosa di spine
senza profumo.
Rosa
odorosa
fiore
di sposa.
Come farebbe
il contadino
a coglierne
l'attimo
supremo.
Come specchiarsi
nell'acqua
più chiara
e piacersi
di fuori
e di dentro.
Come nell'attimo più lontano
riuscire
a sentire
i ricordi più caldi.
Sentirne
il respiro
il tocco leggero
come il soffio
di un vento azzurrino.
Consolare
quel cuore ramingo, sarebbe
odoroso
di petali rosa.
Consolare lacrime e pianto
pungerebbe
di spine
e rosa amaranto.
Ogni rosa
ha il suo denso profumo.
Ogni spina il suo racconto.

LBIANCO

ABISSO

Arriverò come
il vento pungente
di bora
in un giorno lento
qualsiasi.
Arriverò
per sedurre
il mare
riposandomi
prima
in una
di quelle case di legno
odorose.
Guarderò
i pescatori
e le donne indaffarate
con i capelli raccolti
nelle reti
e gli zigomi scuriti
dal sole.
Parlerò
e ascolterò
più di quanto
io abbia
mai fatto.
Più
di quanto
io abbia mai visto,
vorrà
sorprendermi
ancora.
Certo, riposerò
nel tuo letto
quando
sarò stanca
e tu
sarai distante
con la mente.
Ogni cosa
al suo posto.
Ogni
pensiero
a spendersi
in qualche bar nascosto.
In qualche
strada traversa del centro,
di quel paese
sperduto
nel mondo.
Dimenticherò
per come
mi hai guardata
quel giorno
e anche tu
non ricorderai
gli occhi miei.
Avrà
ingoiato
tutto
il mare.

L BIANCO

sabato 14 settembre 2013

QUANDO PASSI

Se passi
ti fermo. Aspetto
se passi,
mi accorgo
del passo
tuo lesto.
Mi accorgo
se passi,
mi fermo.
 Il fiume
che aveva
sorrisi
inizia ad urlare
per dirmi
che passi
di fianco.
Se passi
ti sento,
lo sente
anche l'albero
accanto.
Sussurra
di foglie
ed ombre piumose.
Mentre passi
lo sguardo
è perfetto.
Il sole
rischiara la strada,
quasi
acceca
e confonde le forme.
Tu arrivi
e passi lo stesso.

LBianco

ONDE

Ninne nanne
di acqua e di sale
che non farebbero
solo dormire.
Regine
dei suoni
riemersi.
Sovrane
del lento
passare del tempo.
Richiamo
dei nostri tumulti
e dei veri tormenti.
Le onde
perfette
dei sensi.
Nello scrosciare
ipnotico,
 menti ribelli
rialzano
guglie schiumose.
Ricordano
 criniere
di cavalli
indomiti.
A sorprendere
rive sicure
tra sabbia e timore.

L BIANCO

LA GIRAFFA

Vivere
nelle altezze
del giorno
non è male.
Lascia solo
sfocata
la terra
e i suoi avvenimenti.
Nei tramonti
mi distinguo
dagli alberi.
E' il mio collo
che lascia perplessi.
I miei sogni
sono talmente alti
da lasciarsi
pascolare
dalle nubi.

 L BIANCO

lunedì 9 settembre 2013

OLTRE LE FIONDE

Le mani piccole
e curiose
 sporche un pò
del nero di strada
raccolgono
parole
messe a caso
da un maestro
stanco
dalla fiducia
spinto.
Piccole mani
e occhi spalancati
che seguono
veloci
i tratti sconosciuti
di un segno marcato
per severe dottrine
ma affettuoso.
Catene di lettere
tra
stecchi d'inchiostro
e virgole
a guarnire.
Manciate di punti
come sesamo
sparso.
Piccole teste
nella custodia
dei berretti di lana
inteccherita.
Da oggi
penseranno al pane
e alle parole
scritte con le dita.

LBianco