Il tuo sorriso
pronto
a solcarmi
come un aratro antico.
Le tue braccia, buoi
dalla calma indomita,
si stringono pesanti
sicure
lontane dal vacillare.
Affondano sementi
pregiate
nell'involucro
e non c'è distrazione
nel compiere
l'eccelso.
Ognuno di loro
tace
nell'intento
di nascere
albero
del silenzio
maestro.
Nuclei
della potenza
dei re
custoditi un tempo
dalle loro spade,
fioriranno
con severo splendore
per insegnare
agli sguardi
armonia e forza.
Ogni rancore
seccherà
del male reietto
nel frutto raggrinzito,
privo di molecole d'acqua.
Precipiterà
nei profondi fossi
di violenza e odio.
Tappati
da un cielo di piombo
sprofondando
allagherà
rabbia e castigo.
Niente assomiglierà
alle albe
dei cieli remoti.
LBIANCO
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