mercoledì 13 febbraio 2013

RUBINI

A mezzo respiro
tra le quinte sporgenti
di un pensiero.
A mezzo respiro
tra te e me
tra le montagne dell'inverno
e le onde del tempo.
A mezzo respiro
tra le parole a scendere
come lacrime a picco
nel solco acceso
delle mani
tese al tenero incontro.
A mezzo respiro
di corpi tersi
sulle ali del sole
a raggiungere
oceani corposi
di azzurri delfini giocosi
e stelle comete
enormi e beffarde
e ancore argento
posate sul fondo.
A cavalcioni sull'onda
quella più alta del mare
a gambe strette tremanti
senza respirare.
Un faro
illumina inquieto
il nostro ricordo,
lo spinge insolente
tra le rose
di uno scoglio caparbio.
Niente s'infrange,
un gabbiano
ne preda i rubini,
lanciandosi in volo
ne stria il cielo sincero
lasciando
nubi cremisi
a sembrare un tramonto

LuciBIANCO

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