Fiori per te,
baci..
che non tornino
al profumo
di quel giardino
neanche
alla voglia della mia bocca.
Ho raccolto
riflessi
della luna
e del sole ..
raccolti
nelle gerle
di un antico sapore,
solo per te.
La luce di un faro
rischiara
un lembo di mare
al frastuono
delle nuvole,
distrae le onde.
Riccioli
di soffice schiuma
adornano conchiglie,
un suono
proviene dall'isola ..
mi annuncia parole.
Carezze per te,
amore
che non parli al mio cuore,
non sussurri
alcun filo di fiato ..
nessun sospiro
prema la lingua
sul mio palato asciutto.
.... Per te
il pensiero
del giorno
a crogiolare
nel mio animo accorto.
Luciana BIANCO
domenica 26 febbraio 2012
NON SO DARLE COLORE
Gentilezza
mi porgi l'abbraccio
senza neanche
guardarmi ..
stringe caparbio
a lungo
sincero
per quel momento.
Gentilezza accarezzi d'ovatta
di morbido contatto,
ne gode compiaciuto
affezionandomi
al calore.
Lei, signora
da sempre
bambina da mai
non morirà di vecchiaia.
Resisterà all'odio
e al dolore..
non so darle colore.
Lei, dipinge
tonalità rotonde
da tavolozze
intonse.
Ogni gesto
da lei suggerito
è un quadro
a commuovere.
Luciana BIANCO
mi porgi l'abbraccio
senza neanche
guardarmi ..
stringe caparbio
a lungo
sincero
per quel momento.
Gentilezza accarezzi d'ovatta
di morbido contatto,
ne gode compiaciuto
affezionandomi
al calore.
Lei, signora
da sempre
bambina da mai
non morirà di vecchiaia.
Resisterà all'odio
e al dolore..
non so darle colore.
Lei, dipinge
tonalità rotonde
da tavolozze
intonse.
Ogni gesto
da lei suggerito
è un quadro
a commuovere.
Luciana BIANCO
I LORO OCCHI
Viaggio di lato
non mi lascio allontanare.
Percorro
le strade del sole
nascosto
dietro i loro sorrisi.
Gli occhi ben aperti
grandi, grandissimi
come finestre
appena spalancate.
La parola muta
chiusa, pronta
all'esplosione
sempre in attesa.
Segnali
continui
come gocce di pioggia
a raffreddare
il silenzio.
Raggi di luce
che scaldano la pelle,
soffi del vento
a scolpire il tempo.
Gesti
concentrati
come semi nella terra
a far scoppiare
boschi immensi.
Scuoto le foglie
scavalco cespugli
avanzo guardinga
a respiro corto,
toccando
le ombre
a sfiorare barlumi
mi pare di perdermi
ritrovandomi
nello sguardo
dei loro occhi
grandi, grandissimi.
Luciana BIANCO
non mi lascio allontanare.
Percorro
le strade del sole
nascosto
dietro i loro sorrisi.
Gli occhi ben aperti
grandi, grandissimi
come finestre
appena spalancate.
La parola muta
chiusa, pronta
all'esplosione
sempre in attesa.
Segnali
continui
come gocce di pioggia
a raffreddare
il silenzio.
Raggi di luce
che scaldano la pelle,
soffi del vento
a scolpire il tempo.
Gesti
concentrati
come semi nella terra
a far scoppiare
boschi immensi.
Scuoto le foglie
scavalco cespugli
avanzo guardinga
a respiro corto,
toccando
le ombre
a sfiorare barlumi
mi pare di perdermi
ritrovandomi
nello sguardo
dei loro occhi
grandi, grandissimi.
Luciana BIANCO
FIORI DELUSI
semina
in quel campo
e dopo tanto pianto
crebbero fiori delusi
con foglie raccolte
negli abbracci
a stringere i momenti
dei giorni
avvolti
da semplici fogli
di carta da zucchero.
Tutto impacchettato
pronto ad essere spedito
per terre lontanissime.
venerdì 10 febbraio 2012
CHE PIOVA
Li ho visti camminare
con i libri nelle mani
a passo deciso
per combattere guerre di parole..
per sapere
quello che si può sapere
per capire
il pensiero
oltre le virgole.
Tra i fogli secchi
li ho guardati
rovistare
sbriciolando il possibile.
Bere
di prezioso succo
tra grappoli dei versi
delle saporite rime
avidamente mangiarne.
Li ho visti
come spadaccini
usare di lama
anche l'ultima lettera
covando fulgido sprezzo
del versato inchiostro.
Li ho sentiti
adornare con discorsi
melensi
anche abbattere roccaforti
con sillabe da granatieri.
Li ho visti passare
confusi
tra le pagine bianche
liberi di andare
nei luoghi
descritti da abili sacerdoti
di fantasie indicibili.
Li ho contati
uno per uno
serviti di eccellenza
poi ritrovati reietti
presso le mura
delle città morenti
con le mani piene d'elemosina
e gravide le bocche.
Che piova ..
fino a strabordare
dai pozzi
acqua viva.
Luciana BIANCO
con i libri nelle mani
a passo deciso
per combattere guerre di parole..
per sapere
quello che si può sapere
per capire
il pensiero
oltre le virgole.
Tra i fogli secchi
li ho guardati
rovistare
sbriciolando il possibile.
Bere
di prezioso succo
tra grappoli dei versi
delle saporite rime
avidamente mangiarne.
Li ho visti
come spadaccini
usare di lama
anche l'ultima lettera
covando fulgido sprezzo
del versato inchiostro.
Li ho sentiti
adornare con discorsi
melensi
anche abbattere roccaforti
con sillabe da granatieri.
Li ho visti passare
confusi
tra le pagine bianche
liberi di andare
nei luoghi
descritti da abili sacerdoti
di fantasie indicibili.
Li ho contati
uno per uno
serviti di eccellenza
poi ritrovati reietti
presso le mura
delle città morenti
con le mani piene d'elemosina
e gravide le bocche.
Che piova ..
fino a strabordare
dai pozzi
acqua viva.
Luciana BIANCO
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