La vita
mi chiama all'appello
mi chiama e mi chiede
di questo e di quello.
Spinge
i miei piedi
su travi rialzate
l'equilibrio addensa i miei passi
per incollarmi
alla paura.
La vita
mi chiama
ogni mattina
con schiaffi di luce
e tiepido vento..
oppure mordaci giornate di gelo
con acqua di piogge
che inondano
luoghi
gonfiando fiumi
che
sfiorano
a volte di pelo lontano
quegli argini argento.
La vita
borbotta
nel pentolame
di quelle ore
coperte di rame
apro i coperchi
annuso l'odore.
Qualcosa si brucia
altro si scalda..
alcune pietanze
invitano al pasto
quindi mi siedo
mangio con cura
composta, elegante
nella postura.
A volte
tralascio
ogni etichetta..
la vita mi chiede di fare in fretta,
di aprire la bocca
leccarmi le dita
non riconosco il gusto del cibo.. che mastico ancora.
La vita
lo sa cosa vuole da me
si diverte a farlo da Re..
la lascio fare
ad occhi chiusi
seguo
la scia
di odori soffusi.
Poi
mi soffermo
di colpo
e di punta,
gioco agli specchi
con l'altra gente.
Lei
si confonde
mi perde
ogni tanto
si accorge per poco
che faccio un gioco
e..
mi sorride,
mentre canaglia..
mi stringe la vite.
Forse
è soltanto una fantasia
ma lei
continua
a dire la sua.
Si litiga
spesso
a muso duro
poi si continua
seguendo il cammino
dietro quel muro
e sempre i cartelli con i perchè..
i cesti pieni di 'ma' e di 'se'.
Che bella stronza che è
questa vita
ma
io
la
amo
con tutte le dita....
Luciana BIANCO
Nessun commento:
Posta un commento