mercoledì 29 giugno 2011

IL SOLE FERMO ...

Il sole fermo
come sempre
nell'angolo chiuso
di un chiostro.
Il muro spesso
che mi separa dall'aria
mi sostiene le ginocchia
 sostiene i miei pensieri.
E' solido,
 ampio
non trattiene la fermezza.
Sulla pelle
i sussurri di un giorno trascorso
mi riempiono ancora
la mente
rumereggiando lievi.
La comprensione di un gesto
che rumina
nell'intimo interstizio
masticando le intenzioni
di lento.
La cautela si adopera ora
come una massaia
a riordinare
sibilline combinazioni.
Le tue parole
come grappoli
calate dalle viti
con la naturalezza
delle piogge
bagnando le mie membra
dischiuse agli eventi.
Le tue parole
 radici generose
vivide
per donare ancora
polpa
di frutti succosi.
Nel ritorno
di congetture
non oso ribellarmi.
Dal tuo ritorno
dovrei rifugiarmi
se mai ce ne fosse alcuno.
Se ora
sotto il mio cuscino
nascondo il tuo ricordo
come una foto ingiallita
dal tempo.
Intorno
la vita che rallenta la corsa
rispetta la tristezza
che veloce come edera
risale le mie gambe.
Il sole è fermo.

Luciana BIANCO

mercoledì 1 giugno 2011

INGORDA E INFINGARDA

Scendono selvagge
come gocce
di pioggia severa
sensazioni
durevoli
nell'intimo vago.
Nell'anima
un lago perpetuo
sbaraglia
distese di acque marine.
In apparenza fermo
in negligenza
si muove felino.
Sempre
l'arbitrio slacciato
sostiene
il gambo di un fiore
variopinto..
sempre
la scelta corruga la mia bocca incerta.
Accarezzo
il peso dei sassi
nel mio grembo..
saranno polvere
da soffiare
e questo sangue
che sgorga pieno
disseta
le fauci del giorno
che mi divora lento.
Ma io ho più fame di lui.
Ho fame del tempo
che spadroneggia attento..
mangio i minuti
come ciliegie
spenzolanti dai rami.
Ne abbraccio
l'albero distinto
proseguendo a bocca piena
ingorda e infingarda.

Luciana BIANCO